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EDITORIALE

Cosa c'è di nuovo nel mondo FormulaZero

Un piccolo sassolino gettato nell’oceano. O forse un masso gigantesco gettato nello stagno. Non sappiamo a quale delle due immagini possa riferirsi la monografia che FormulaZero pubblica dopo qualche mese di colpevole silenzio. Si perché il Gran Premio di Digione 1979 è una delle corse, assieme a quella disputata sul circuito del Nurburgring nel 1957 e nel 1968, che passano alla storia, quelle di cui ancora oggi le persone parlano anche senza avervi partecipato. Questo perché quella gara travalicava i soliti significati agonistico sportivi per spostarsi invece su un piano quasi metafisico.

Quando Gilles Villeneuve e René Arnoux iniziarono quei tre, folli, giri diedero vita ad uno spettacolo assolutamente inedito. Uno spettacolo messo in scena per stupire. E ogni qualvolta si credeva di aver raggiunto il limite, ecco i due protagonisti lo spostavano più in la, più in la ancora, ben oltre lo sciocco nastro d’asfalto che cercava di porre dei confini ai due campioni. Una sfida che prese il cuore, fece trattenere il respiro, spalancare le bocche, sgranare gli occhi, applaudire convinti vincitori e vinti. In quel giorno di luglio vinse la Formula 1, vinse lo spettacolo, ma vinse soprattutto l’ardore, la correttezza e la sportività di due veri cavalieri, due autentici fuoriclasse del volante.

Scusateci, dunque, se questo è l’unico aggiornamento che trovate oggi su FormulaZero. Spero perdonerete l’assenza delle annunciate monografie su Chapman o sulle Lotus 79. Arriveranno, presto, assieme ad altre piccole sorprese. Nel frattempo, godetevi questa splendida monografia scritta dal nostro Alessio “Alexp” Pieroni, vero fondatore dell’idea su cui nasce e si sviluppa questo sito.

Buona lettura!

La monografia soprastante è stata scritta in esclusiva per FormulaZero e non può essere copiata, duplicata, replicata o modificata senza il previo consenso dell'autore.
Luca Giraldi
Per FormulaZero